La Sensibilità di Valentina

Valentina, vive un legame magico e unico con i suoi fratelli e per la tesina di fine anno si è cimentata nel voler proporre e raccontare il mondo delle malattie rare e in particolare della Sindrome di Noonan di cui è affetto il fratellino più piccolo Niccolò.

La sua straordinaria forza e sensibilità ha permesso di dar voce a questa tematica all’interno dell’ambiente scolastico, avvicinando a queste problematiche compagni ed insegnanti per condividere la sua esperienza del vissuto quotidiano in modo da poter gridare con tutto il suo amore e la sua gioia di vivere che la DIVERSITA’ è RICCHEZZA.

Grazie Valentina

UN PENSIERO DEI GENITORI

Alla nostra dolce e sensibile Valentina, volevi lasciare una traccia significativa e ci sei riuscita alla grande, con un argomento non banale e soprattutto utile a sensibilizzare gli altri e far conoscere realtà sconosciute.

I tuoi insegnanti si sono meravigliati della tua scelta, un argomento “forte” da trattare, ma tu con la tua maturità hai saputo motivare la tua scelta.

Hai un animo nobile che ti permette di andare oltre, ti vedere e apprezzare sempre il “buono”.

Da piccola giustificavi sempre i comportamenti di una tua amichetta, motivandoli sempre con una risposta convincente, a differenza di chi invece vedeva una diversità: quindi da evitare, invece per te era inesistente.

Alla fine siamo tutti diversi e ognuno con la sua particolarità lascia un segno.

Ricordiamo ancora le tue domande, del perché alcuni erano così ostili verso di lei,
ma tu non ti sei mai fatta influenzare.

Oggi più di ieri e meno di domani siamo orgogliosi di te, perché sei sempre stata aperta ad accogliere l’altro e anche se per te è stato diverso tu non hai mai smesso di porgere una mano verso gli altri.
Indipendentemente da come si concluderà il tuo percorso, tu devi essere sempre orgogliosa di te”.

Hai terminato il tuo elaborato con la speranza che un giorno si possa vivere imparando ad abbattere ogni tipo di pregiudizio e proprio come affermava Martin Luther King speri si possa imparare a “vivere come fratelli”.

“Alla fine siamo tutti uguali, ognuno con la sua diversità”.

La tua famiglia