Una storia d’amore

Tante volte ho pensato che se fossimo stati seduti a quel tavolo a casa di  Bella e Max a Londra nel quartiere di Notting Hill, insieme ad Anna Scott, William Thacker, la sorella Honey e l’amico Bernie, sono sicuro che quell’ultimo pezzo di torta al cioccolato lo avrebbero assegnato a noi.

Le storie dei commensali erano sicuramente meno tristi della nostra.

Si, è così, senza ombra di dubbio quel dolce toccava a noi. 

La nostra storia era triste, la più triste, la più dolorosa di tutti, un dolore difficile da sopportare tanto da non farti dormire la notte, tanto da farti sentire il vuoto sotto i piedi ed un dolore in petto da togliere il respiro.

Quando è nato Francesco nel 2015 e più precisamente il 14 dicembre, due giorni prima del compleanno di Mara, la mamma, più o meno questo era il nostro stato d’animo, ancora non conoscevamo bene la situazione ma una serie di eventi, discorsi del pediatra, problemi riscontrati alla nascita portava la nostra mente ad avere una serie di pensieri negativi.

Infatti andò proprio così. La storia di Francesco è una storia come tante altre vissute da tante mamme e papà, storie di piccoli passi in avanti e grandi passi indietro e poi ancora indietro, poi in avanti, in avanti e sempre più avanti. E’ così, non c’è niente da fare, il “trucco”, definito così semplicisticamente, come fossimo dei maghi, è cercare di rimanere sempre in piedi e come in tutte le magie non sempre riesce, ma è così non hai altre scelte ed è per questo che ho fatto mio un motto di Baden Powell, fondatore dello scautismo, il quale diceva ” non esiste buono o cattivo tempo ma buono o cattivo equipaggiamento”, raccontava ai suoi ragazzi come affrontare le difficoltà del loro cammino nei sentieri dei boschi, con la natura come una esperienza di vita che ti forgia il carattere allenandosi a vivere i suoi ritmi, quando cammini sotto il sole d’estate o sotto la pioggia d’inverno con scarponi ai piedi e lo zaino in spalla, impari il significato di resilienza, di non arrenderti, di come con il cuore leggero e buoni propositi sei capace di affrontare qualunque strada.

Alle volte mi domando e se il buono o cattivo tempo fossero le avversità del quotidiano? E se il buon equipaggiamento di cui parla fosse la propria attitudine a gestire al meglio i nostri strumenti ed i nostri pensieri?

Questa è, per il momento, la missione di noi genitori, attrezzarci ed attrezzare i nostri figli nell’affrontare serenamente l’avventura della vita.

Tutto questo per dire che quel pezzo di torta al cioccolato non è mio, non è nostro, perché la nostra storia non è una storia triste.

La nostra storia è una STORIA D’AMORE.

Gianluca e Mara, un papà ed una mamma.