Riflessione di un ragazzo Noonan

In questi giorni di “quarantena” capita più spesso del solito di poter dialogare con i nostri figli senza essere tiranneggiati dal poco tempo a disposizione.

Un pomeriggio, durante qualche tiro di basket con mio figlio quindicenne (affetto dalla sindrome) ci siamo ritrovati a parlare della sua condizione, delle prossime visite da fare in ospedale e dell’Associazione.

Io ne faccio parte attivamente e quando ho chiesto a mio figlio se a lui interessa, se pensa sia importante, lui mi ha risposto <di sì> con queste testuali parole:

” Perché magari puoi dare una mano a chi ha appena avuto un bambino con la mia stessa sindrome e poiché tu sai cosa significa avere un bambino affetto da sindrome di noonan, potresti raccontare la tua esperienza da genitore e cosi far conoscere anche la storia di tuo figlio e aiutare le altre famiglie che hanno bisogno di aiuto o di supporto morale”.

Mi ha sorpreso … e questa sua riflessione racchiude tutto l’essenziale.

M. e N. B.