CIP E CIOP ALLA RICERCA DI NUOVI AMICI

Premessa

Per scrivere questa storia ci siamo ispirate a due piccoli ricci che abbiamo trovato. Due ricci così piccoli così indifesi che possono essere paragonati ad alcuni bambini che tante volte sono piccoli e indifesi, che devono sopportare la prepotenza di altri coetanei più fortunati dal punto di vista fisico ma poveri di generosità. Non siamo tutti uguali, ognuno ha le sue qualità cerchiamo di trovarle in ognuno di noi.

Mariaclarissa mi ha aiutato con le sue parole semplici a scrivere questa piccola storia ,semplice per quei bambini speciali come lei. Vorremmo anche sensibilizzare i bambini e genitori più fortunati perché i bambini speciali non possono e non devono essere presi in giro ma sostenuti nel loro percorso di crescita.

Insieme forse si può!

CIP E CIOP ALLA RICERCA DI NUOVI AMICI

Eccoci qui… ai piedi del Monte Pastello sorge un piccolo ma grazioso paesino baciato sempre da sole e circondato da boschi di pini e abeti… Cavalo. Cip e Ciop due piccoli ricci vivevano proprio in questo posto incantato.

I due piccoli ricci quella mattina camminavano nel prato vicino alla loro casa. Avevano appena salutato la mamma e il papà . Erano partiti con la voglia di conoscere nuovi amici e di vivere nuove entusiasmanti avventure, e ora che erano diventati più’ grandi ,avevano il permesso di giocare fino al fiume.

La mamma e il papà gli avevano detto di tornare a casa per l’ora di pranzo e gli avevano raccomandato di stare molto attenti.

I due ricci erano molto contenti, canticchiavano e saltellavano allegramente; ma ad un certo punto Cip e Ciop sentirono dei rumori, sentirono scricchiolare delle foglie, muovere dei rami e dei versi sospetti… all’improvviso si trovarono davanti tre esseri grigi e pelosi,con dei baffi lunghi, denti aguzzi e le orecchie grandi …erano tre brutti topacci che si erano trasferiti in quel bosco da poco tempo, ma erano diventati padroni di mezzo bosco. Avevano un’aria minacciosa e con la loro prepotenza dissero ai due ricci: “DOVE STATE ANDANDO? SIETE NEL NOSTRO TERRITORIO! NON POTETE PASSARE DA QUI.”

Ciop che era primo non aveva letto il cartello che c’era esposto, Ciop infatti non sapeva leggere, aveva qualche difficoltà, i suoi occhi non vedevano bene le letterine! Sul cartello c’era scritto “PROPRIETA’ PRIVATA ,TERRENO DEI TOPI”.

Cip e Ciop indietreggiarono lentamente tremanti e Ciop cadde’ per terra. I topi cominciarono a ridere e lo presero in giro. Cip spiegò loro che Ciop aveva un problema agli occhi e non sapeva leggere quindi non aveva potuto leggere il cartello. I topi lo presero in giro di nuovo .Cip aiutò Ciop ad alzarsi. I due ricci molto tristi e dispiaciuti di non essere stati accettati dai topi ,senza dire altro si avviarono verso casa.

Ad un certo punto, da dietro un cespuglio, con un balzo felino e con intenzioni poco rassicuranti salto’fuori un gatto selvatico che mostrò loro i denti e iniziò a rincorrere i topi. I tre topi iniziarono a correre, il gatto più veloce di loro; ne aveva quasi preso uno quando all’improvviso Ciop che aveva visto tutto quello che stava succedendo, attaccato ad una fune riuscì ad afferrare il topo sfortunato e a portarlo in salvo.Il gatto cade in una buca profonda.

Il topo che era stato salvato da Ciop lo ringraziò tantissimo e si scusarono tutti con i due ricci. Il gatto fu salvato anche lui, però, prima gli fecero promettere che non li avrebbe mangiati. Da quel giorno diventarono tutti amici.

È vero Ciop non sapeva leggere ma aveva un grandissimo cuore voleva bene a tutti anche a chi non era tanto gentile, era un ricetto sempre sorridente e portava gioia a chi lo incontrava. I nuovi amici aiutarono Ciop ad imparare a leggere, fu per lui un po’ difficile ma con tanto impegno Ciop ci riuscì.

Maria Clarissa – 8 anni (Verona)