Il Luna Park

P.B. dell’ ISIS F. Nightingale di Castelfranco Veneto – TV ci regala una fiaba illustrata.

Un giorno un signore anziano portò la nipotina di 7 anni al luna park della sua città che si teneva una volta all’anno per una sola notte perché era considerato il luna park più speciale del mondo. 

La bambina di nome Jojo  rimase stupita da tutto ciò che vide:  c’erano mille palloncini di tutti i colori possibili , tanti dolci e delizie, senza dimenticare le giostre sparpagliate per tutto il luna park. La piccola Jojo decise di provarle tutte,  una dopo l’altra.

Mentre la bambina si divertiva , un gatto che si trovava lì per caso la notò e, incuriosito, iniziò a seguirla a sua insaputa.  Ad un certo punto la bambina si accorse , ma il micio fuggì. Allora lo rincorse fino a quando il gatto non salì su una giostra che lei non aveva mai visto.

Il nonno le spiegò che era la giostra più speciale del luna park. Mentre pronunciava l’ultima parola,  guardò per un istante l’orologio che portava al polso e sorridendo prese la mano di Jojo e insieme salirono sulla ruota panoramica. Il gatto era seduto un sedile più in là e sembrava non dare importanza alla loro presenza.

Saliti sulla giostra, Jojo guardò in basso e notò che stavano salendo sempre più in alto; la bimba non capiva cosa ci fosse di speciale in una giostra lenta come quella:  non si faceva niente, si saliva e basta.  Annoiata Jojo fissò il gatto che stava poco più in là, invitandolo a sedersi accanto a lei.

La bimba si chiedeva quando sarebbero potuti scendere perchè non si divertiva per niente. Guardò il nonno, sperando che la compatisse ma si accorse che il suo sguardo non era rivolto a lei ma al cielo. Non ne capiva il senso, ma lo imitò. 

Ad un certo punto nel cielo apparvero tante stelle brillanti di diversi colori, apparivano e scomparivano dietro botti assordanti. Era uno spettacolo meraviglioso e Jojo smise di lamentarsi perchè ormai si era persa a guardare le stelle che parevano fuoco in cielo.

La ruota panoramica completò il giro e i fuochi avevano smesso di comparire in cielo.

Il nonno, Jojo e il gatto scesero dalla giostra.

La bimba aveva il sorriso stampato sul volto. Nella sua testa aveva compreso cosa c’era di speciale in quella giostra tanto monotona e capì che, all’apparenza, qualcosa può sembrare banale, noioso o persino inutile ma in realtà è qualcosa di molto di più.